Scuola di scienze della politica

La Scuola di scienze della politica, giunta alla sua X edizione, poggia su due pilastri: politico-costituzionale, con particolare riferimento all’evoluzione della vita istituzionale ed economica italiana, e storico e internazionalistico, con un’attenzione alle dinamiche dell’area mediterranea e del quadrante euroasiatico.

Il percorso formativo è finalizzato alla comprensione e all’analisi delle più significative variabili socioeconomiche e politiche in Italia, in Europa e sullo scacchiere globale. Sia l’attività formativa che la ricerca fornite dalla Scuola si ispirano ai principi costituzionali del pluralismo politico, ideologico, religioso e culturale, intesi come elementi vivificanti di un sistema democratico al fine di far crescere tra i cittadini, in particolare tra i giovani, la consapevolezza dei diritti legati alla cittadinanza e alla partecipazione attiva ai processi decisionali.

La Scuola intende predisporre, inoltre, strumenti metodologici e conoscitivi per quanti operano nel campo politico, nel mondo del lavoro, nelle pubbliche amministrazioni e nell’associazionismo e, coniugando i saperi provenienti da differenti ambiti, assicura una formazione fondata su un’adeguata conoscenza e cultura dei fenomeni politici e sociali nella loro evoluzione storica nel contesto dei riferimenti nazionali e internazionali.

A tal fine è assicurata la collaborazione con i centri di formazione politica e culturale presenti nelle istituzioni nazionali e internazionali e l’attingimento, per le attività di alta formazione e di ricerca, a risorse qualificate di docenti, rappresentate dal mondo accademico e da esperti del mondo culturale e delle istituzioni politiche e delle diverse aree produttive del sistema Paese.

Eventi

Anno accademico 2023/2024

Edizione 2023/2024

Le lezioni si terranno ogni giovedì in modalità mista in presenza e online sulla piattaforma Everywhere dalle ore 14:00 alle ore 16:00, salvo diversa programmazione, a partire dal 12 ottobre 2023.

La Scuola è aperta a tutti gli studenti UNINT. Il numero di CFU da riconoscersi a ciascun studente è determinato dal rispettivo corso di laurea di appartenenza.

Modalità di iscrizione:

Inviare dalla propria casella postale di Ateneo una e-mail all’indirizzo scuolapolitica@unint.eu, scrivendo nell’oggetto “iscrizione Scuola di Scienze della Politica” e indicando nel corpo della e-mail il proprio nome e cognome, il corso di laurea di appartenenza e il numero di matricola.

Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza alle seguenti condizioni:

  • partecipazione ad almeno l’80% delle lezioni;
  • colloquio finale su un argomento scelto dallo studente e concordato con il comitato scientifico.

 

La scuola sarà aperta ad un pubblico esterno, previ accordi intercorsi con il comitato scientifico.

Il mondo nuovo (e la regola che non c'è)

La Democrazia del Novecento, tra intelligenze artificiali, crisi climatiche, e trionfo del capitalismo digitale

Viviamo il tempo dell’ “immediato”, in cui la velocità e l’istantaneità sembrano rubare campo alla riflessione e alla profondità.  La politica nei sistemi democratici-liberali non sembra capace di superare la soglia dell’oggi, sotto la sferza di un agguerrito mercato elettorale che risponde molto più ai canoni del marketing commerciale piuttosto che a quelli della “visione” ideologica. Il “pensiero lungo” diventa pensiero bonsai: giusto il tempo di uno spot che però non riesce a comprendere e ad allestire risposte adeguate rispetto a fenomeni di portata globale e di carattere strutturale, come i flussi migratori dai paesi sottosviluppati ai paesi ricchi dell’occidente. I cambiamenti climatici certamente non aiutano e non aiuta il clima di conflitto tra culture che riportano ai giorni nostri ossessioni già descritte da Spengler 100 anni fa sul declino dell’occidente. In questo contesto difficile e inedito, si muove con inarrestabile pervasività l’onda “digitale”, con la sua “cultura” poggiata sulla rimozione di ogni mediazione, con la sua economia basata sul neo-capitalismo degli Over The Top, i padroni della Rete, con l’avvento, un po’ misterico, un po’ orrorifico, un po’ reale, dell’I.A., l’intelligenza artificiale che tutto è fuori che un racconto di fantascienza. Anzi. In questo quadro può avere senso porre a noi tutti la domanda: “regge ancora l’dea di democrazia che abbiamo conosciuto con il costituzionalismo democratico del Novecento”? Gli appuntamenti della Scuola di Scienze della Politica cercheranno di aprire un dibattito su questi temi decisivi attraverso una serie di 12 incontri con personalità delle istituzioni, accademici, professionisti della comunicazione, scienziati che si sono misurati e si misurano con la modernità all’altezza degli anni venti del nuovo millennio.

Ospiti

Tra gli ospiti della X edizione si annoverano:

  • Stefano Brusadelli, giornalista: Opinione pubblica e carta stampata: l’epopea di Panorama ( 1962-1994)
  • Carlo Calenda, parlamentare: Politica ed economia;
  • Nino D’Ammacco, ordinario di diritto pubblico a Bari: Flussi migratori nel Mediterraneo, tra emergenza e opportunità.
  • Francesco Di Leo, direttore di Affari Internazionali: Comunicazione e mondo globale: ingredienti per l’uso;
  • Raffaele Fitto, ministro: PNRR e burden sharing in Europa: solidali ma non sempre;
  • Lorenzo Guerini, presidente della Commissione parlamentare sui servizi: Intelligence e cybersecurity;
  • Giacomo Lasorella, presidente Authority per la Comunicazione, già vice-segretario generale della Camera dei Deputati: Il parlamentarismo nella transizione;
  • Antonio Malaschini, segretario generale emerito del Senato: Il modello Cina e il secolo asiatico;
  • Marco Riccieri, dg di Eurispes: Codici etici digitali. Una prospettiva comparatistica
  • Francesco Rutelli, già vicepresidente del Consiglio, scrittore: Lezione antiretorica sull’ambiente;
  • Felice Ungaro, manager medical doctor e ricercatore in Integrated complex system treatments: Intelligenza artificiale, salute, diritto: prospettive e allarmi;
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